sabato 11 giugno 2011

PRONTUARIO DI GRAFOLOGIA PONDERATA

Il Ministero della Pubblica Istruzione Francese dette l’incarico a Binet di misurare, con una serie di prove oggettive, le capacità intellettive degli alunni delle Scuole Primarie. Le misurazioni dovevano discriminare le differenze intersoggettive delle capacità sensoriali, di ragionamento, di giudizio, di attenzione, e più in generale il livello d’intelligenza del bambino. La gran parte delle operazioni di misura, connesse alle prove eseguite a quel tempo, furono poco attendibili, sia per la loro capacità predittiva, sia per i presupposti da cui partivano.
Il problema di Binet era: studiare e misurare l’intelligenza con prove oggettive.
Alfred Binet, Direttore del Laboratorio di Psicologia e Fisiologia alla Sorbonne, non trovando soluzione al suo problema, dovette ripiegare verso la Psicologia differenziale, di solito intesa come la Psicologia dei Test. I Test sono delle prove oggettive, che gli Psicologi sottopongono ai loro soggetti, alle quali attribuiscono valutazioni e punteggi, al fine di indagare sulle capacità o sull’intelligenza o su qualche altro aspetto del comportamento .
Michon e Crepieux avevano già intuito che la Grafologia non era un’arte, ma una scienza di osservazione, con le proprie basi, le proprie leggi e il proprio metodo razionale, come qualsiasi altra scienza. La Grafologia è la scienza che studia, con maggior certezza, quando la scrittura è spontanea e scorrevole, l’armonia del carattere dell’uomo. All’inizio era l’empirismo a prevalere e non poteva essere diversamente per fondare le basi della grafologia, solo dopo lunghi tentativi e ripetute verifiche, si è formata la scienza di osservazione.
Il carattere, secondo Crepieux, è formato, qualitativamente, da tre grandi facoltà: intelligenza, moralità e volontà. Ognuna di queste facoltà può essere ulteriormente suddivisa, quantitativamente, in cinque categorie di superiorità: nulle, deboli, mediocri, sufficienti, superiori, molto superiori. Il giorno in cui si potrà mettere un numero su un fenomeno psicologico, sulla misurazione di un fenomeno psicologico, sarà creata la Grafologia matematica .
Klages aveva scoperto che il ritmo delle masse grafiche di uno scritto appartiene, senza alcun dubbio, ad una persona di intelligenza superiore e rivela una certa originalità, un campo grafico privo di proporzione ritmica, rimane al di sotto del livello medio. Per il Klages è molto semplice e non c’è neppur bisogno di dire che è tutta una questione di esercizio sapere quanti gradi si possono concepire ed utilizzare. Il principiante si accontenti di cinque gradi: uno per il livello elevatissimo, due per il livello elevato, tre per il livello medio, quattro per il livello basso, cinque per il livello bassissimo. I cinque gradi di valutazione servono soltanto per rendere l’idea della visione intuitiva del livello espressivo della pienezza vitale che, del resto, è immediatamente reale e distinguibile con certezza.
Il primo vero ideatore di un sistema di misurazione grafologico è stato Girolamo Moretti. Il metodo morettiano è a base dieci. La graduazione dieci rappresenta il massimo valore della misurazione, difficilmente raggiungibile. I valori minimi sono prossimi allo zero. La valutazione media, di cinque decimi, rappresenta la normalità. La normalità è solo relativa e, per Palaferri, è la media comune delle persone. La normalità assoluta o perfezione è, per Moretti, una meta cui ogni individuo cerca di accostarsi il più possibile, ma è irraggiungibile.
Il Moretti, dopo aver consultato le varie opere di Grafologia esistenti in commercio, ha seguito un proprio metodo didattico progressivo, dalle basi elementari del tracciato grafico, ai criteri generali più complessi . Ha definito la scrittura come la registrazione diretta delle funzioni del cervello, ma ammette di non essere preparato per affrontare tutte le sue applicazioni . Ha definito la Grafologia come Scienza sperimentale, che dalla semplice figura grafica di uno scritto rileva le tendenze innate o sortite da natura  e che è l’unico mezzo umano per conoscere la passione predominante di una persona, ciò che è di capitale importanza .   
La scrittura, registrata da Marey come un grafogramma , è un sismogramma con movimenti regeressivi per costituire le lettere tonde e gli allunghi. È proprio il movimento regressivo che distingue la grafia da ogni altro tipo di diagramma. La variabilità dell’altezza della zona media del grafogramma indica l’armonia, il ritmo e l’originalità della mano scrivente. Il Moretti è riuscito a studiare e a misurare il grafogramma nei minimi dettagli, ma talvolta in modo complicato e poco coordinato. Il Palaferri ritiene che, analizzandola attentamente e senza alterarla, può essere meglio schematizzata o semplificata .
Il metodo morettiano individua ottantatré scritture grafologiche e, con la matrice iniziale della Scrittura CORSIVA forma una successione di ottantaquattro scritture grafologiche. Ogni scrittura grafologica ha una definizione originale che la distingue da tutte le altre, una breve descrizione fisiologica che commenta ed evidenzia le caratteristiche qualitative e la formula risolutiva che calcola la graduazione.
Il Moretti non ha potuto utilizzare le moderne macchine calcolatrici per elaborare facilmente divisioni di grandi numeri decimali, così come non ha potuto utilizzare i Rapporti Statistici, a quel tempo poco conosciuti. L’abilità matematica del Moretti è, però, messa in evidenza dall’utilizzazione delle frazioni, in apparenza molto semplici, ma in grado di misurare differenze molto piccole, fino ai centesimi di millimetro. Il grande merito di Moretti è stato quello di dare una sequenza progressiva alle Scritture grafologiche: dai valori massimi ai valori minimi. Una progressione matematica, con i metodi moderni, può essere facilmente trasformata in una formula.
Il gesto grafico spontaneo di un grafogramma è un’infinita successione di simboli di varie misure e la mano scrivente, anche se volesse, non ha la capacità di eseguire movimenti ripetutamente uguali, perché arriverebbe alla perfezione. I simboli tracciati presenteranno sempre delle difformità non volute, che rientrano, statisticamente, nella natura della variabile casuale. Il Rapporto tra il valore minimo e il valore massimo calcola l’indice di variabilità unitaria.
L’indice di variabilità unitaria moltiplicato per dieci fornisce le graduazioni decimali, moltiplicato per cento indica la percentuale e moltiplicato per trecentosessanta dà il valore in gradi.
La preoccupazione più grande del Moretti è sempre stata quella di stabilire le basi del suo metodo grafologico e codificarle in un Trattato . Un numero indice, ottenuto da una formula o da un Rapporto statistico, è in grado di spiegare, contemporaneamente, le caratteristiche qualitative e il comportamento di una persona. Il metodo matematico morettiano ha posto un numero su un fenomeno fisiologico creando la Grafologia matematica.
La grafia più semplice da calcolare è la Scrittura  CALIBRATA che utilizzando il rapporto fra il valore minimo e il valore massimo delle altezze delle lettere tonde dà immediatamente la graduazione esatta, le caratteristiche qualitative, la predisposizione professionale del soggetto scrivente e l’esistenza o meno della Scrittura UGUALE e della Scrittura DISORDINATA . La Scrittura disuguale metodicamente, ampiamente studiata dal Palaferri , è una Scrittura particolare a scaglioni, difficilmente rintracciabile nella pratica corrente, con una complessità di calcolo delle disuguaglianze che non sempre porta a univoche graduazioni .
Le COMBINAZIONI SEMPLICI e le COMBINAZIONI COMPLESSE sono calcolabili con la sola Media aritmetica delle scritture combinate. La Grafologia matematica morettiana, con i coefficienti parametrici, permette di calcolare valenze di caratteristiche qualitative difficilmente confrontabili. Il TEMPERAMENTO MORETTIANO può essere calcolato sia con valori numerici sia con un Areogramma circolare. L’INTELLIGENZA MORETTIANA può avere un suo valore confrontabile con altri, oppure rappresentata con un diagramma cartesiano. Le TENDENZE le ATTITUDINI e la PERSONALITA’ MORETTIANA possono essere indicate con semplici percentuali.
La Grafologia matematica morettiana, condensata in una formula, è totalmente oggettiva, non ha bisogno di essere interpretata, perché è più eloquente un numero che cento parole.
La Grafologia matematica morettiana ha risolto il problema di Binet.

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